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Accesso aziendale

Materiali edili

220254 SAS

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Radici in Monte,11 - Castellarano(RE)

Descrizione

Chi siamo

220254 sas nasce nell'anno 2003 dall'esigenza di risolvere problemi tecnici di incollatura fra metalli e ceramiche, nel contesto di pavimenti e rivestimenti.



Ã? allocata nel comprensorio di Sassuolo, polo di produzione e sviluppo della ceramica industriale italiana e mondiale.



Realizzare prodotti decorativi e tecnologicamente efficienti per pavimenti e rivestimenti mette in campo le nostre conoscenze ed esperienze relative ai materiali, al settore automotive e alle tecnologie applicative su metalli, ceramiche e pietre naturali, con una costante ricerca di design industriale e con un'attenzione continua alle più moderne opere di architettura.



Ricerca e sviluppo

220254, come azienda artigianale, si propone di integrare tecnologie eterogenee per coniugare in un unico prodotto, funzionale ed innovativo, materiali differenti quali acciaio e gres porcellanato.



Operando nella "ricerca e sviluppo" e nella produzione, le maestranze hanno maturato un'esperienza specialistica. Siamo dotati di tecnologie e macchine operatrici flessibili al fine di poter realizzare anche piccole produzioni, in just in time: come azienda versatile e flessibile siamo disposti a valutare proposte particolari e coraggiose anche su piccole quantità.



Prodotti

I nostri prodotti vengono ideati e progettati per rispondere a esigenze di sicurezza, funzionalità, bellezza ed armonia, nel rispetto di uno standard qualitativo elevato, secondo la migliore tradizione artigianale italiana.



Abbiamo scelto di presentare e commercializzare i nostri prodotti sul web, oltre che attraverso la normale filiera distributiva, perchè pensiamo che la forte dinamicità e la diffusione mondiale di questo mezzo comunicativo ben si sposino con la nostra visione aziendale di flessibilità e avanguardia.

Mission: l'orgoglio della artigianalità reinventata

Artigiani, non fornitori

L'artigianato negli ultimi decenni è stato confinato spesso a subfornitura.



Le aziende industriali, per opportunità di razionalizzazione dei costi e per risolvere problematiche sindacali, hanno spesso delocalizzato alcune fasi del proprio processo produttivo, contribuendo a relegare realtà artigianali nel ruolo di subfornitori.



Questo aspetto, se per un verso ha accresciuto la specializzazione e l'innovazione tecnologica, le procedure ed il modo di fare azienda, dall'altro ha depauperato l'artigianato di alcuni aspetti essenziali.



Il patrimonio artigianale

Noi artigiani abbiamo perduto buona parte della nostra capacità di leggere e interpretare il mercato dei consumi e dei bisogni, ritenendo che l'industria potesse avere un punto di osservazione più alto e specialistico.



Conseguentemente abbiamo dimenticato la nostra capacità di convertire i bisogni in prodotti tramite una progettualità antica e sapiente, continuità della storia delle antiche botteghe artigiane.



Abbiamo perduto le â??vetrineâ?, cioè la possibilità di mostrare concretamente le nostre intuizioni, le nostre invenzioni e i nostri piccoli lavori, quelli costruiti fuori dagli orari di lavoro, nei sabati e nelle domeniche sottratti alle nostre famiglie.



Abbiamo spesso perduto la nostra capacità di studiare un progetto, di fare modelli, di ipotizzare un mercato, di vendere un prodotto e di avere dati di post vendita da riconiugare.



Abbiamo ignorato la nostra capacità di umanizzare il lavoro, l'orgoglio di essere artigiani, di potere insegnare ai giovani a lavorare e di trasmettere loro antiche conoscenze tecniche e comportamentali.



Ieri

In passato un'azienda artigianale era una piccola comunità dove si lavorava fianco a fianco, imparando un mestiere e codici comportamentali: l'apprendista imparava con l'obiettivo di diventare un buon operaio, l'operaio capitalizzava la conoscenza per potere diventare a sua volta un artigiano.



I vecchi operai e gli artigiani vivevano a contatto con i giovani apprendisti, gli uni avevano l'esperienza e gli altri l'energia: entrambi miravano a meritarsi il rispetto reciproco.



Oggi

Oggi, in questa fase di crisi economica dove l'industria diminuisce o annulla le commesse per fronteggiare il momento difficile, noi artigiani non sappiamo come e dove collocarci, perchè non siamo più abituati a pensare e a leggere la realtà: non sappiamo reinventarci.



Crediamo che una azienda artigiana debba riappropriarsi di questo patrimonio di conoscenze perdute, sfruttando la grande opportunità che oggi consente nuove strategie di comunicazione, la rete.



Da qui ricominciamo a tornare sui banchi di scuola, a studiare, a capire, a scambiarci le nostre esperienze e i nostri piccoli segreti sulle tecnologie applicative, a confrontarci e a riacquisire la nostra antica e perduta fisionomia.



Ci auguriamo che 220254.it, un coraggioso tentativo di ritrovare l'orgoglio di una artigianalità reinventata, sia condiviso da chi, come noi, crede nel rinnovamento, nella onestà intellettuale, nel confronto, nel lavoro e nell'uso di codici etici e commerciali corretti; per chi, come noi, fa della propria vita la speranza di costruire piccole cose di utilità e rapporti veri fra le persone.

Mission: l'orgoglio della artigianalità reinventata

Artigiani, non fornitori

L'artigianato negli ultimi decenni è stato confinato spesso a subfornitura.



Le aziende industriali, per opportunità di razionalizzazione dei costi e per risolvere problematiche sindacali, hanno spesso delocalizzato alcune fasi del proprio processo produttivo, contribuendo a relegare realtà artigianali nel ruolo di subfornitori.



Questo aspetto, se per un verso ha accresciuto la specializzazione e l'innovazione tecnologica, le procedure ed il modo di fare azienda, dall'altro ha depauperato l'artigianato di alcuni aspetti essenziali.



Il patrimonio artigianale

Noi artigiani abbiamo perduto buona parte della nostra capacità di leggere e interpretare il mercato dei consumi e dei bisogni, ritenendo che l'industria potesse avere un punto di osservazione più alto e specialistico.



Conseguentemente abbiamo dimenticato la nostra capacità di convertire i bisogni in prodotti tramite una progettualità antica e sapiente, continuità della storia delle antiche botteghe artigiane.



Abbiamo perduto le â??vetrineâ?, cioè la possibilità di mostrare concretamente le nostre intuizioni, le nostre invenzioni e i nostri piccoli lavori, quelli costruiti fuori dagli orari di lavoro, nei sabati e nelle domeniche sottratti alle nostre famiglie.



Abbiamo spesso perduto la nostra capacità di studiare un progetto, di fare modelli, di ipotizzare un mercato, di vendere un prodotto e di avere dati di post vendita da riconiugare.



Abbiamo ignorato la nostra capacità di umanizzare il lavoro, l'orgoglio di essere artigiani, di potere insegnare ai giovani a lavorare e di trasmettere loro antiche conoscenze tecniche e comportamentali.



Ieri

In passato un'azienda artigianale era una piccola comunità dove si lavorava fianco a fianco, imparando un mestiere e codici comportamentali: l'apprendista imparava con l'obiettivo di diventare un buon operaio, l'operaio capitalizzava la conoscenza per potere diventare a sua volta un artigiano.



I vecchi operai e gli artigiani vivevano a contatto con i giovani apprendisti, gli uni avevano l'esperienza e gli altri l'energia: entrambi miravano a meritarsi il rispetto reciproco.



Oggi

Oggi, in questa fase di crisi economica dove l'industria diminuisce o annulla le commesse per fronteggiare il momento difficile, noi artigiani non sappiamo come e dove collocarci, perchè non siamo più abituati a pensare e a leggere la realtà: non sappiamo reinventarci.



Crediamo che una azienda artigiana debba riappropriarsi di questo patrimonio di conoscenze perdute, sfruttando la grande opportunità che oggi consente nuove strategie di comunicazione, la rete.



Da qui ricominciamo a tornare sui banchi di scuola, a studiare, a capire, a scambiarci le nostre esperienze e i nostri piccoli segreti sulle tecnologie applicative, a confrontarci e a riacquisire la nostra antica e perduta fisionomia.



Ci auguriamo che 220254.it, un coraggioso tentativo di ritrovare l'orgoglio di una artigianalità reinventata, sia condiviso da chi, come noi, crede nel rinnovamento, nella onestà intellettuale, nel confronto, nel lavoro e nell'uso di codici etici e commerciali corretti; per chi, come noi, fa della propria vita la speranza di costruire piccole cose di utilità e rapporti veri fra le persone.

Caratteristiche e servizi
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