Via Vintler, 34 - Bressanone(BZ)
Uno dei fenomeni che sta determinando rapidi cambiamenti strutturali della società italiana è senza dubbio l’arrivo di cittadini immigrati. In effetti, l’inserimento degli immigrati nei vari settori della vita quotidiana (in particolar modo nell’area dell’attività produttiva e in quella dell’accesso ai servizi) sta comportando non solo la trasformazione dell’assetto sociale, ma una revisione dei tradizionali schemi organizzativi e dei sistemi di erogazione dei servizi. Tuttavia, se rispetto a questi ambiti le cose si stanno piano piano muovendo, su quello socio-relazionale (convivenza) si avvertono problemi dovuti al fatto che i cittadini autoctoni non conoscono bene le culture degli immigrati così come questi ultimi sono ignari delle tradizioni/regole della società italiana. Ed è in ragione di questo duplice vuoto che riteniamo opportuno la creazione di un Centro di Ricerche e Formazione sui temi dell’Intercultura, formazione rivolta ad ambo le parti e che costituirà uno strumento decisivo per il reciproco riconoscimento delle culture d’appartenenza. Infatti, l’apertura della propria cultura ad altre, porta con sé necessariamente la presa di coscienza e la riscoperta della propria. Secondo noi, è, altresì, essenziale che, a queste azioni, si affianchi sia l’attività di ricerca (in grado di produrre nuovi saperi soprattutto in considerazione del fatto che molti ambiti del fenomeno immigratorio sono tuttora inesplorati) sia lo scambio di esperienze/conoscenze tra gli operatori che lavorano a livello nazionale ed internazionale. Per l’autoctono l’aprirsi in termini interculturali è anche un’occasione per far fronte al pensiero stereotipato e lasciare spazio a una “mente più complessa, più ricca di capacità connettive, più propensa alla teorizzazione, più in grado di comprendere le ragioni degli altri. In una parola, più a ‘vocazione’ cosmopolita e ‘laica’, in quanto a capacità di giudizio oltre che ‘sistemica’. Attenta quindi alle interazioni tra le parti che alla difesa incondizionata del particolare e dell’interesse locale” (Nanni, 1998).
La Provincia di Bolzano pur disponendo di enti formativi a vari livelli (Formazione Professionale in Lingua Italiana e Tedesca, Scuola delle Professioni Sociali nelle due lingue, Università), è priva di una struttura consolidata in grado di sviluppare iniziative di ricerca e di formazione contemporaneamente ad ampio respiro nell’ambito dell’intercultura.
Lo scopo principale del costituendo Centro è quello di rispondere ai bisogni formativi e conoscitivi (ricerca azione) espressi dalle istituzioni locali/nazionali in materia di interculturalità.