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l Dottore commercialista è un esperto in tutta la complessa materia fiscale, tributaria e giuridica delle gestioni patrimoniali. Questa figura esercita la libera professione disciplinata dal D.P.R. n. 1067 del 27/10/1953.
Il Dottore commercialista svolge delle attività molto diversificate, che si possono così sintetizzare:
amministrazione e liquidazione di aziende e singoli beni;
perizie e consulenze tecniche;
ispezioni e revisioni amministrative;
indagine e verifica sull’attendibilità di bilanci, conti e documenti contabili delle imprese;
regolamenti e liquidazioni di avarie (in economia marittima);
Egli è inoltre insieme al notaio una delle prime figure di riferimento alla quale il giovane che si vuole mettere in proprio si rivolge per dare un assetto fiscalmente e giuridicamente corretto alla propria nuova attività. In questo caso, molto spesso, il Commercialista funge anche da consulente all’aspirante neo-imprenditore sulle possibilità o meno di successo della nuova micro impresa.
COMPETENZE
Numerose e complesse sono le competenze del Dottore commercialista. Egli deve avere un’aggiornata conoscenza di tutta la materia fiscale, economico-giuridica ed amministrativa, per essere in grado di effettuare correttamente:
gli adempimenti fiscali e l’esame economico-giuridico delle gestioni patrimoniali;
le pianificazioni budgetarie;
le perizie per le liquidazioni societarie;
la valutazione dei beni per la successione;
gli adempimenti contributivi per il singolo lavoratore;
le ispezioni e le verifiche amministrative;
la consulenza sugli investimenti di piccoli risparmiatori.
Deve inoltre conoscere le nuove direttive comunitarie sul bilancio e le norme tributarie, fiscali e giuridiche dell’Unione Europea, in quanto, secondo tali direttive, la revisione dei conti ed altre attività specifiche di sua competenza, lo vedono inserito in molti tribunali come Consulente tecnico. Infine risulta molto utile per questa figura sia la conoscenza della lingua inglese, che la capacità d’uso dei programmi informatici, relativi alla contabilità tributaria e fiscale, data la tendenza ad una maggiore uniformità delle procedure contabili a livello europeo ed internazionale.
FORMAZIONE
Per esercitare la professione di Dottore commercialista è necessaria la laurea in economia e commercio (o anche similare così come lo stesso TAR si è espresso), integrata da tre anni di praticantato presso lo studio di un Dottore commercialista iscritto all’Albo (decreto legge n. 327 del 10/03/1995), per poter sostenere il relativo esame di abilitazione alla professione. Possono accedere all’Esame di stato di abilitazione alla professione di Dottore commercialista esclusivamente coloro che siano in possesso, oltre che della laurea anche del Certificato di compimento del tirocinio (previsto dalla L.17/02/1992), rilasciato dal Consiglio dell’Ordine professionale competente. Superato l’esame di Stato, occorre in seguito iscriversi all’Albo professionale presso l’Ordine dei Dottori commercialisti.