Loc. Festa, 6-b - Brentonico(TN)
I FERRI DI CAVALLO DELLA “DOUBLE S”
DA BRENTONICO ALLA CONQUISTA DEL MONDO
Il 90% dei prodotti finisce all'estero, soprattutto negli Stati Uniti. Nel 2011 fatturato al top: sfiorati i 900.000 euro
Tutto è nato dalla piccola azienda agricola di famiglia. Ora è tra le più avanzate in Europa, producendo ad inquinamento zero grazie ad un impianto fotovoltaico all'avanguardia
Il mestiere dei maniscalchi affonda le radici lontano nel tempo. La Double S di Festa di Brentonico è riuscita ad innovare, grazie alla ricerca, quest'arte antica senza perdere di vista tradizione e unicità. In questo modo, nel giro di vent'anni, l'azienda s'è fatta conoscere a livello internazionale, consolidandosi sul mercato estero, che rappresenta ormai il 90% dell'attività. E nel 2011, l'anno in cui il vento forte della crisi ha spazzato via molte realtà in tutto il mondo, il fatturato della Double S ha raggiunto il punto più alto.
Tutto è partito dall'azienda agricola che Luigino Schelfi aveva messo in piedi negli anni Sessanta, quando era tornato in Trentino dopo un lungo periodo di lavoro come minatore in Pakistan. Una piccola realtà sull'Altopiano di Brentonico con un allevamento di maiali, mucche e cavalli. A dare una mano al padre c'erano i figli: Marco, Leonardo, Angelo, e Antonella. Una volta cresciuti, i figli hanno preso le loro strade. A Marco, però, l'esperienza nell'azienda agricola di famiglia non è stata indifferente. Anzi, ha fatto nascere dentro di lui una grande passione per i cavalli che l'ha portato a lavorare per un'importante scuderia italiana alla fine degli anni Ottanta. Qui ha sviluppato un grande interesse per la mascalcia, l'arte dei maniscalchi, l'antico mestiere della ferratura e della cura dei cavalli. Ben presto, però, Marco si è reso conto che l'Italia aveva confini limitati in questo ambito. Non c'erano corsi adeguati ed il sapere veniva tramandato dai pochi maestri quasi come nei tempi antichi. Per imparare qualcosa di più era quindi necessario andare all'estero e così Marco Schelfi, nel 1990, ha fatto i bagagli e si è trasferito per un anno negli Stati Uniti, in Oklahoma, dove si è diplomato maniscalco. Tornato in Italia, assieme al fratello Leonardo ha deciso di mettere in piedi un'azienda che producesse ferri di cavallo. E' quindi il 1993 quando nasce la Double S: la prima sede è il fienile dell'azienda agricola di famiglia. “Non avevamo esperienza, ma volevamo provare a immetterci su un mercato che non aveva realtà specializzate”, spiega Leonardo. “E' iniziato tutto come un gioco, come una scommessa, ma col passare del tempo abbiamo preso sempre più confidenza con questa attività”. La Double S ha iniziato così a produrre i primi ferri di cavallo, con stampe e materiali particolari e ricercati. “I primi prodotti – continuano i titolari – uscivano abbastanza bene e abbiamo preso fiducia”. I primi clienti la Double S li trova in Trentino, poi l'azienda si fa conoscere in tutto il Nord Italia. “Giravamo tanto, porta a porta, andando a bussare a quelle realtà che pensavamo si sarebbero potute interessare alla nostra produzione”. Passo dopo passo la piccola realtà con sede a Festa di Brentonico si afferma sul mercato non solo del Nord Italia, ma a livello nazionale. Ben presto, però, la famiglia Schelfi si rende conto che il mercato italiano è troppo limitato per fare business ed è così che dall'Altopiano di Brentonico la Double S si apre al mondo. Partecipa a molte fiere specializzate in Europa, cerca di essere presente a convegni sul tema. Prima approdano in Austria, Germania e Svizzera poi pian piano in in tutto il Vecchio Continente. “Grazie alla nostra presenza fissa ad eventi dedicati – spiega Leonardo Schelfi – ci siamo fatti conoscere dal mondo della mascalcia e siamo riusciti a far apprezzare i nostri prodotti: dai ferri di cavallo agli strumenti tipici del maniscalco. La costanza, la serietà e la pazienza, alla fine, hanno premiato”, dicono.
E i numeri lo confermano. Appena avviata l'attività la Double S produceva 200 ferri al giorno, adesso è arrivata a quota 2.000. Senza dimenticare i diversi attrezzi del maniscalco, con modelli al top della qualità. Tra la metà degli anni Novanta e il Duemila sono stati assunti 5 dipendenti e adesso la forza lavoro è composta da 7 persone. Un ruolo decisivo ce l'ha ufficio tecnico al quale è affidata la ricerca e l'innovazione dei prodotti, sulla base delle idee che vengono sviluppate dai titolari osservando il mercato internazionale e le richieste del settore. “La ricerca – afferma Leonardo Schelfi – è un'attività che portiamo avanti da tempo con costanza. Alcuni ferri da noi progettati sono anche stati brevettati”. Alcuni dei prodotti messi sul mercato dalla Double S hanno anche portato alla vittoria diversi esemplari a gare di livello internazionale, soprattutto negli Stati Uniti. Proprio gli Usa, infatti, sono il mercato di riferimento per l'azienda trentina che si trova a fare in conti, negli altri Paesi, con alcuni colossi del settore. “Il nostro approccio – sottolineao in merito i titolari che sono reduci da un viaggio oltre Oceano – è sempre stato quello della collaborazione anziché della concorrenza. Non volevamo “sfidare” le altre realtà, ma cercare di fare sinergia con i nostri prodotti specializzati. Piuttosto che correre da soli, abbiamo preferito farlo in gruppo”. Una strategia lungimirante che, alla lunga, ha pagato. In Italia, infatti, la Double S è tra le aziende leader nel settore, ma è soprattutto all'estero che ha trovato una sua identità. I prodotti vengono spediti in tutte le parti del mondo: dal Giappone all'Australia, fino agli Emirati Arabi, al Sudafrica e alla Nuova Zelanda. “C'è addirittura chi richiede specificamente i nostri prodotti”, dicono con un certo orgoglio i fratelli Schelfi. Ed è proprio grazie all'internazionalizzazione se l'azienda non ha subito la crisi in questi ultimi anni. “Fossimo rimasti solo sul mercato italiano, non so se saremmo ancora qui adesso”, dice onestamente Leonardo Schelfi.
La crisi, appunto. “Si sente, ma almeno non sulle vendite”, commenta. E, ancora una volta, i numeri danno ragione alla Double S. Il 2011, annus horribilis per molte realtà non solo trentine, è stato invece il periodo migliore dal punto di vista del fatturato negli ultimi vent'anni, con 900.000 euro. “In Italia il mercato è crollato, ma l'estero ha tenuto, anzi è aumentato. Il mercato interno rappresenta per noi appena il 10% e per questo, grazie all'export, non abbiamo avuto grandi ripercussioni. Siamo stati fortunati perché lavorando soprattutto con l'America abbiamo avuto una crescita nelle richieste”. Frutto anche della grande campagna pubblicità effettuata sulle riviste specializzate degli Stati Uniti. E' così, dunque, che la famiglia Schelfi da Brentonico si è aperta al mondo: con prodotti di qualità, specializzandosi, facendo ricerca e cercando di competere in punta di piedi con i colossi presenti a livello internazionale. Ma alla base di tutto c'è anche la grande competenza e passione di Marco Schelfi, che è considerato un “maestro” a livello mondiale. Per 12 anni è stato maniscalco della scuderia inglese che ha seguito anche alle Olimpiadi. Un attestato di stima non indifferente.
Ma c'è un altro aspetto sicuramente interessante che ha fatto parlare della Double S negli ultimi anni. Dal 2006, infatti, è la prima azienda privata che produce ad inquinamento zero. Cosa significa? L'energia che utilizza è tutta energia pulita. L'idea è nata nel 2005, come spiega Leonardo Schelfi. “Abbiamo la fortuna di girare il mondo, di vedere tante realtà e di fare dei paragoni. Così, abbiamo pensato di sviluppare un impianto fotovoltaico ad inseguimento solare per essere autosufficienti e, dopo una serie di colloqui, abbiamo realizzato il progetto. Con i nostri macchinari divoriamo energia elettrica e quindi aver messo in campo questo impianto ci permette di risparmiare in modo significativo. Ma all'inizio l'idea principale era quella di proporci in modo diverso sul mercato: dire ai nostri clienti che quando acquistavano un prodotto Double S, avrebbero acquistato uno strumento prodotto ad inquinamento zero. Credo che di questi tempi sia una cosa importante. Siamo stati i primi in Italia a fare una cosa di questo genere, ma molta gente crede in queste sensibilità e speriamo di essere d'esempio per tante altre aziende”.